Whisky Americani: Ecco quali sono i Migliori 7 Da Provare Assolutamente

Oggi parliamo di whisky americano!

Partiremo spiegando le differenze tra i vari whisky statunitensi, indicandone i due migliori, e se continui a leggere ti racconterò anche un po’ di storia!

Procediamo!

Migliori Whisky Americani: ecco quali sono

Iniziamo con il dire che vi sono tre categorie di whisky proveniente dagli Stati Uniti:

  • Bourbon
  • Tennessee
  • Rye.

Bourbon

Partiamo con il Bourbon. Originario del Kentucky, oggi è prodotto in quasi tutti gli Stati. Si produce con circa 70% di mais e i rimanenti 30% sono un insieme di orzo, segale e grano.

Questa miscela prende il nome di mash e successivamente fermenta unita ad acqua e lieviti. Si procede poi alla distillazione in alambicco a colonna e poi si dà il via all’invecchiamento.

Ecco quali sono le migliori marche di Buourbon:

  • Jim Beam
  • Bulleit Bourbon
  • Knob Creek Bourbon Whisky
  • Maker’s Mark

Jim Beam

Lo trovi in varie versioni, ma ti segnalo le migliori:

  • Jim Beam Kentucky Straight Bourbon Whiskey è differente da tutti gli altri bourbon. Viene realizzato con più della metà di mais e acqua sorgiva, Stiamo parlando del bourbon più popolare al mondo, che viene fatto maturare in botti nuove di rovere bianco americano carbonizzate. E’ il whisky perfetto per festeggiare qualcosa! Una bottiglia costa circa 25€.
  • Jim Beam Devil’s Cut,  invecchiato 6 anni, si trova intorno ai 30€.
  • Jim Beam Black Bourbon, triple aged, invecchiato anch’esso 6 anni. E’ perfetto per chi adora gustarsi il whisky con ghiaccio. Costa circa 20€.
  • Jim Beam 12 anni. Sapore molto più elegante. Niente da aggiungere, un gran bel bourbon! Una bottiglia costa circa 40€.

Abbiamo realizzato anche una recensione dettagliata, leggi ora il nostro articolo “recensione Jim beam“.

Bulleit Bourbon

Nasce da una miscela di malto d’orzo, segale e mais. All’olfatto presenta note di rovere. Ha un sapore molto speziato, con accenti di arancia leggermente piccanti, ma riesce ad essere, allo stesso tempo, liscio. Lascia un sapore molto caramellato. Invecchia in botti di rovere bianco nuove. La versione classica invecchia 7 anni e costa circa 28€. Acquistalo ora su Amazon!

Lo puoi trovare in altre due versioni:

Bulleit Bourbon Frontier Whisky. Parliamo di uno dei bourbon preferiti dai bevitori di whisky. Sono perfettamente bilanciate le note molto forti di segale con il classico sapore dei bourbon. Una bottiglia costa circa 40€.

Bulleit invecchiato 10 anni. Top di gamma!  Degustandolo sentirai un sapore generale molto morbido con vaniglia, frutta secca e un lungo retrogusto affumicato. Si gusta particolarmente con l’aggiunta di ghiaccio. Come prezzo siamo intorno ai 40€ anche in questo caso. 

Knob Creek Bourbon Whisky

I whisky Knob Creek sono generalmente ispirati alle ricette originali dei primi bourbon. Sono caratterizzati da un gusto robusto e intenso, che potrai riconoscere al primo sorso e che ti avvolgerà il palato con note intense di acero o segale.

La versione classica e più venduta presenta un colore ambrato scuro e profondo. All’olfatto noterai note di zucchero d’acero, nocciole tostate e quercia. Assaggiandolo sentirai un leggero sapore fruttato, poi di caramello e infine legno. Una bottiglia costa circa 30€.

Lo trovi anche nella versione Distillery, invecchiato 9 anni. Il prezzo è sui 43€.

Maker’s Mark

Concludiamo con uno dei bourbon più eleganti. Il suo tratto distintivo, oltre al gusto, risiede nella bottiglia: disegnata dalla moglie di Maker’s Mark.

E’ ispirata all’antica collezione familiare di bottiglie di cognac. Non c’è una sola bottiglia di Maker’s Mark che sia uguale ad un’altra: l’etichetta è ritagliata a mano, ed il collo di ogni bottiglia viene immerso manualmente in vecchie botti di cera lacca rossa. La versione classica si trova a circa 30€. Acquistalo ora su Amazon!

Passiamo al Maker’s Mark 46. Presenta anch’esso un colore ambrato. Come sapore, è molto intenso, con sentori di legno, vaniglia e caramello. E il 46? Questo è il numero di esperimenti con diverse varietà di legno e carbonizzazione per raggiungere l’equilibro perfetto. Costa circa 50€.

Maker’s Mark Mint Julep. Un cocktail già pronto, che infonde i sapori di menta nel normale whisky. Perfetto per aggiungere un tocco di zucchero in modo da produrre un drink che ha solo bisogno di essere mescolato in una tazza d’argento con ghiaccio tritato. Una bottiglia costa circa 55€.

 Tennessee Whisky

Il Tennessee whiskey, come suggerisce il nome, è originario dello Stato del Tennessee. È costituito da una base del 51% di granturco o mais, orzo, avena e segale. Dopo la distillazione, viene filtrato con carbonella di acero bianco del Tennessee. Per quanto riguarda l’invecchiamento, va dai 5 in poi in botti di rovere nuove bruciate internamente.

Jack Daniel’s

Parliamo di Tennessee Whisky dobbiamo menzionare il Jack Daniel’s. Uno dei whisky più venduti al mondo. Presenta un colore ambra, quasi arancione scuro, un gusto equilibrato di caramello, vaniglia e rovere tostato. La versione classica è invecchiata 7 anni. Si trova intorno ai 20€.

Passiamo alla versione Silver Selected. Whisky dal gusto unico e dal carattere morbido e aromatico. Il whiskey Tennessee Silver Select di Jack Daniel’s è caratterizzato dal suo gusto unico e il suo carattere morbido e aromatico. Ogni barile di Silver Select non viene mai miscelato, quindi puoi aspettarti lievi differenze da una bottiglia all’altra. Costa circa 90€.

Parliamo ora della Limited Edition Red Dog Saloon. Questa edizione speciale del Tennessee Whiskey di Jack Daniel celebra il 125 ° anniversario del Red Dog Saloon, che è stato aperto dallo stesso Mr. Daniel a Lynchburg. Al naso ha sentori di cannella, sciroppo d’acero, burro di mais. La trovi intorno ai 55€.

Whisky Jack Daniel’s Gentleman. Non possiamo non nominare uno tra i migliori Jack Daniel’s ed uno dei più eleganti. Regalo perfetto se vuoi sorprendere qualcuno! E’ molto più dolce rispetto al classico Jack Daniel’s. Una bottiglia puoi trovarla a circa 45€.

Rye Whisky

Il Rye è, come ci dice stesso il nome, un whisky di segale. Viene prodotto in Canada. Oggi il Rye è prodotto con un insieme di mais e segale. In Canada, l’unica condizione per definire un whisky come “rye” è che vi sia segale in qualunque percentuale. Invece, nell’American Rye Whisky, la segale dev’essere presente almeno in misura maggiore degli altri cereali.

Ora ti elencherò delle varianti di molti Whisky che abbiamo visto sopra.

Bulleit Rye Whisky

Vuole riproporre le antiche produzioni di rye, da qui l’uso al 95% della segale. Il risultato è un whisky inconfondibile, in grado di riproporre il gusto e gli aromi dei cocktail nati negli anni antecedenti al proibizionismo americano. Al naso, sentori di biscotto e spezie, ma anche salvia, pino ed eucalipto. Leggermente dolce e morbido al palato. Si riconoscono lo sciroppo di acero. Il finale è legnoso e prolungato. Una bottiglia costa 35€. Acquistalo ora su Amazon!

Jim Beam Rye Whiskey

Questo Whisky viene invecchiato per quattro anni prima di essere imbottigliato. Al naso sono immediatamente evidenti le spezie tra cui noce moscata, chiodi di garofano, pepe nero. Presenti anche alcune punte di maraschino, In bocca conferisce un piacevole calore. Costa circa 16€ a bottiglia. Acquistalo ora su Amazon!

Jack Daniel’s Tennessee Rye Whisky

Abbiamo parlato del Jack Daniel’s. Ora parliamo della sua versione Rye. Il Tennessee Whiskey di Jack Daniel’s è stato realizzato segale al 70%, acqua di sorgente naturale e il processo di maturazione del carbone. Una segale unica che è naturalmente piccante e complessa ma che al gusto risulta liscia. Una bottiglia costa 50€..

Che storia c’è dietro il Whisky Americano?

Ed ora, se vuoi conoscere la storia di questo fantastico whisky, continua a leggere!

Il luogo di nascita dell’American Whiskey può essere fatto risalire agli stati della Virginia, del Maryland e della Pennsylvania negli Stati Uniti orientali. Nell’anno 1791, il whisky cominciò a essere prodotto come prodotto a base di segale. L’allora presidente in carica e cercò di imporre tasse su di esso, ma ben presto ci fu una forte resistenza, che prese il nome di “Whiskey Rebellion”. I pionieri irlandesi che si stabilirono negli stati del Tennessee e del Kentucky furono i primi ad iniziare a produrre whisky americano. Infatti, in quegli stati potevano trovare facilmente le materie prime necessarie e altre risorse.

Si sono imbattuti in acque pulite, abbondanza di legno per costruire i barili necessari per il trasporto e lo stoccaggio. Anche il mais, l’ingrediente principale del whisky, era abbondante.

Nel 1870, il commercio del whisky era diventato ben sviluppato in tutta l’America. Famosi personaggi politici, Thomas Jefferson, George Washington, Benjamin Franklin e persino Abraham Lincoln avevano ciascuno una licenza per i liquori, e ne hanno partecipato al commercio. La legislazione, tuttavia, non era molto severa, e non era in grado di impedire ai commercianti senza scrupoli di svendere bevande non di whisky confezionate in bottiglie di whisky etichettate come tali; questa sorveglianza era particolarmente difficile perché il trasporto tra distillatori e fornitori nelle taverne dei clienti veniva gestito attraverso l’uso di carrozze trainate da cavalli.

È stato subito scoperto che le bottiglie sigillate ed etichettate erano l’unico modo per garantire che i truffatori fossero tenuti a bada. George Barvin Brown iniziò questa pratica e inizialmente aveva venduto solo a medici e medici. Ben presto, tuttavia, le rispettabili taverne acquistarono la tendenza di marchiare le loro bottiglie con un’etichetta. Le bottiglie sigillate con un’etichetta stampata divennero il modo migliore per fare soldi veri vendendo whisky.

In seguito, l’anno 1897 ha visto l’approvazione di un altro atto legislativo per garantire ai clienti l’autenticità del loro whisky. Questa legge, si proponeva di imporre standard sulla vendita di whisky “puro”. Questo prevedeva tra l’atro, che il whisky doveva essere conservato in un deposito federale sotto la supervisione del governo degli Stati Uniti per almeno quattro anni. Questo whisky ha ancora la reputazione di essere il migliore.

L’abuso di alcool provocò alti livelli di ubriachezza tra gli abitanti americani, che stimolarono la politica del proibizionismo. L’era del proibizionismo fu tra il 1922 e il 1933 e queste leggi vietarono la produzione di tutto l’alcol. Nel 1933, tuttavia, divenne chiaro che il proibizionismo sarebbe rimasto un nobile esperimento, dal momento che i suoi fallimenti erano troppo evidenti da negare. Il whisky americano, quindi, sopravvisse a questa grande sfida, ne forgiò ulteriormente l’esistenza, e si alzò per rivendicare il suo posto di nuovo nei cuori degli americani.

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